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Le Università Italiane e l’ Assicurazione della Qualità
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QUALITY

A settembre 2003 i Ministri dei paesi aderenti al processo di Bologna, tra i quali l’Italia, chiesero all’European Network for Quality Assurance in Higher Education (ENQA) di sviluppare un insieme di standards e linee guida sull’assicurazione di qualità per le istituzioni universitarie e per le agenzie preposte alla loro verifica esterna. Il rapporto portò all’adozione nel Consiglio di Bergen del 2005 delle cosiddette Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area (ESG): il documento enuclea alcune caratteristiche di base dei sistemi di assicurazione della qualità che, nel rispetto dei diversi assetti istituzionali, dovrebbero accomunare i diversi paesi dello spazio europeo dell’istruzione superiore. Tali linee guida si basavano sull’esperienza di numerosi paesi che avevano già sviluppato sistemi di assicurazione della qualità degli studi universitari, spesso già dotati di agenzie terze incaricate di verificarne l’adeguatezza, e sono state di stimolo per la diffusione di tali pratiche in altri paesi. In tale contesto ENQA da un lato e EQAR dall’altro (il registro delle agenzie nazionali di valutazione) hanno assunto il ruolo di certificatori delle agenzie nazionali e indirettamente dei sistemi di accreditamento e valutazione
adottati dai singoli paesi.

In tale processo l’Italia ha accumulato un notevole ritardo sia nel richiedere alle università di sviluppare propri sistemi di assicurazione della qualità e di verifica della efficacia dei corsi di studio, sia nel dotarsi di un’agenzia incaricata di verificare i sistemi di assicurazione della qualità degli atenei e dei loro corsi di studio. Attualmente, su 28 paesi dell’Unione Europea solo sette non hanno sistemi di valutazione pienamente certificati: Cipro, Grecia, Lussemburgo, Malta, Portogallo e Slovacchia, oltre all’Italia che si sta finalmente adeguando.

L’Agenzia è stata istituita soltanto nel 2011 ed ha assunto autonomia gestionale nel 2012. La legge 240/2010 ha delegato il governo per l’introduzione anche in Italia di un sistema di assicurazione di qualità degli atenei e di accreditamento, affidandone la verifica esterna alla costituenda ANVUR. Il Dlgs 19/2012 ha dato attuazione alla legge definendo la normativa di dettaglio e affidando all’ANVUR il compito di sviluppare un sistema coerente con le Standards and Guidelines for Quality Assurance in the  European Higher Education Area, all’interno ovviamente della cornice normativa definita dal decreto. Sulla base delle norme e delle linee guida europee, l’ANVUR ha
sviluppato il sistema AVA, Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento: le decisioni dell’ANVUR in materia vanno quindi lette alla luce delle linee guida europee e delle norme di legge che l’ANVUR è tenuta a seguire. Il modello AVA ingloba alcune procedure e documenti richiesti agli atenei per l’autorizzazione all’apertura di nuovi corsi.