Chiara Gramegna Tota (assegnista di ricerca)
Alessandra Leone (dottoranda @Iuss/Unipv)
Asifa Khan (dottoranda Horizon-MSCA)
Chiara Paganini (ricercatrice @IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia)
La cartilagine è un tessuto connettivo appartenente ai tessuti scheletrici di sostegno. Le principali funzioni della cartilagine sono fornire uno scaffold che viene sostituito dal tessuto osseo durante l’ossificazione endocondrale e ricoprire le superfici delle articolazioni, resistendo agli shock pressori e favorendone il movimento. Le condrodisplasie rappresentano una vasta famiglia di malattie genetiche causate da mutazioni in geni fondamentali per lo sviluppo e l’omeostasi del tessuto cartilagineo. Questi disordini sono caratterizzati da un’estrema eterogeneità e perciò sono molto difficili da diagnosticare e trattare.
Il nostro gruppo si focalizza sullo studio di malattie causate da difetti nella biosintesi dei proteoglicani, i principali componenti della matrice cartilaginea insieme al collagene. Attualmente le nostre linee di ricerca prevedono:
1) la caratterizzazione biochimica di nuove displasie scheletriche causate da difetti nella sintesi dei proteoglicani;
2) la caratterizzazione fenotipica di validati modelli animali della Displasia diastrofica e della displasia di Desbuquois di tipo 1;
3) lo sviluppo di potenziali approcci terapeutici per il trattamento di condrodisplasie;
4) la caratterizzazione e il confronto del fenotipo osteoartritico in modelli animali di malattie scheletriche con modelli della comune osteoartrite.
Vengono utilizzati differenti approcci metodologici che includono la generazione e caratterizzazione di modelli murini, l’utilizzo di colture cellulari, studi di espressione genica, istologia, microscopia confocale, studi morfologici e microCT. La nostra ricerca permetterà di approfondire le basi molecolari delle malattie cartilaginee, favorendo la messa a punto di nuove terapie per i pazienti.
Tutto ciò che apprendiamo dallo studio delle malattie rare è estendibile alle malattie più comuni (come l’osteoartrite), a partire dall’individuazione di biomarker per diagnosi più efficaci e precoci alla scoperta di nuovi target terapeutici.